Salve a tutti.

Mi presento, sono Nunzio De Sanctis. Ho cominciato a praticare gli scacchi quando avevo 10 anni. Ora che ne ho 44 il mio amore per il nobilgioco resta intatto. Peccato però che l'abbia coltivato senza continuità nel corso di tutti questi anni

Di recente mi sono riavvicinato con determinazione e complice la quarantena ho ripreso i miei studi e ... ho trovato un mondo completamente cambiato .

La foto che trovate sotto sintetizza bene il confronto tra due epoche.
In primo piano libri e scacchiere elettroniche, sullo sfondo, il pc.
In realtà manca lo smartphone che usato per fare la foto sul quale sono installate diverse app dedicate allo studio e al gioco degli scacchi.

Ricordo bene quando l'unica alternativa al gioco "dal vivo" erano il PC o le scacchiere elettroniche. Entrambi poco performanti rispetto agli standard di oggi. Poi arrivarono i primi palmari e con essi le prime archeo-app che consentivano di giocare con comodità ovunque. Anche on line con altri giocatori umani.

Per quanto riguarda lo studio poi non c'erano alternative ai libri e la frequenza di un circolo scacchistico per chi voleva fare sul serio.

Inoltre immaginate un mondo senza Amazon e dove le vendite on line erano agli albori. Le uniche vere alternative erano Prisma scacchi qui a Roma e Le 2 torri a Bologna. Oppure occorreva affidarsi a qualche negozio di giocattoli ben fornito nella propria città.

Oggi ritrovo un mondo dove si può giocare ovunque e con chiunque semplicemente con il proprio cellulare. Soprattutto, ci sono decine di app dedicate all'apprendimento e al miglioramento della pratica del gioco nonchè allo studio delle aperture e dei finali. A cui si aggiunge una disponibilità pressochè infinità di problemi che consentono di allenarsi su molteplici temi tattici in modo molto efficiente. Vuoi mettere con il ricreare ogni volta la posizione di partenza su una scacchiera?

Non mi stupisce allora che in pochi mesi abbia coperto gap che anni di studio non erano riusciti a sanare. Finalmente ho un repertorio di aperture tutto mio. Ho compreso e fatti miei i finali elementari, compresa la criptica opposizione. Ho sviluppato una visione tattica mentre prima mi limitavo solo alla strategia.
Tutto questo a vantaggio della comprensione e della mia performance al gioco.

Direi che gli scacchi abbiano guadagnato molto dalla rivoluzione digitale.

Voi che ne pensate? Mi piacerebbe avviare una discussione con voi.
C'è qualcun altro come me che si ricorda come era il mondo "prima"?
Una buona giornata a tutti

Nunzio De Sanctis

ChessSociety

Super amministratori

Amministratori