Piccolo manuale di aperture scacchistiche
Contenuti
o Partite di Gioco Aperto (1 e4, e5)
o Partite di Gioco Semiaperto (1 e4, non e5)
o Partite di Gioco Chiuso (1 d4, d5)
o Partite di Gioco Semichiuso (1 d4, non d5)
o Partite di Pedone d’Alfiere (1 c4 oppure 1 f4)
o Partite Irregolari (qualunque eccetto 1 c4, 1 d4, 1 e4 e 1 f4)
o Appendice A: rapida consultazione delle aperture
o Appendice B: Trappole in apertura
o Indice delle aperture
1
Partite di Gioco Aperto: 1 e4, e5
2
Partita Viennese
Questa apertura deve il suo nome all'austriaco Hamppe, che per primo ne analizzò alcune
fondamentali linee di gioco, ed al sostegno ricevuto dagli scacchisti della scuola di Vienna, che fu
molto florida nella seconda metà dell'Ottocento.
Nelle varianti più tipiche il Bianco mira ad aprire la colonna f con l'intento di arroccare corto e di
concentrare l'offensiva sul lato di Re avversario. D'altra parte la teoria ha dimostrato che il Nero, se
apre a sua volta il gioco con la spinta Pd7-d5, previo lo sviluppo del proprio Cavallo di Re, ha
buone possibilità di bilanciare la posizione. Per questo motivo oggi la Partita Viennese non riscuote
grandi consensi, anche se bisogna segnalare un certo risveglio per alcune continuazioni non tattiche,
ma posizionali, quale quella rappresentata dal sistema moderno.
1 e4, e5; 2 Cc3, ...
Posizione base della Partita Viennese
Ecco le principali continuazioni:
• 2 ..., Cc6; 3 f4, Ac5; 4 f:e5, d6; 5 e:d6, D:d6 (Controgambetto Schlechter)
• 2 ..., Cc6; 3 f4, e:f4; 4 d4 (Gambetto Steinitz)
• 2 ..., Cc6; 3 f4, e:f4; 4 Cf3, g5; 5 d4, g4; 6 Ac4 (Gambetto Pierce)
• 2 ..., Cc6; 3 f4, e:f4; 4 Cf3, g5; 5 h4, g4; 6 Cg5, h6; 7 C:f7 (Gambetto Hamppe)
• 2 ..., Cc6; 3 g3 (variante Paulsen)
• 2 ..., Cf6; 3 a3 (variante Mengarini)
• 2 ..., Cf6; 3 Ac4 (Partita di Alfiere, Difesa Berlinese)
• 2 ..., Cf6; (Difesa Falkbeer)
o 3 f4, d5; (Gambetto Viennese)
4 d3 (variante Steinitz)
4 f:e5, C:e4; 5 Df3, ... (Attacco Paulsen)
5 ..., f5; (variante Bardeleben)
6 d4 (sv. Heyde)
4 f:e5, C:e4; 5 Cf3, Ae7 (sv. Breyer)
4 f:e5, C:e4; 5 Cf3, Ag4; 6 De2 (sv. Kaufmann)
• 2 ..., Cf6; 3 g3 (sistema moderno)
3
Attacco Lopez
Questa apertura venne inventata dal giocatore spagnolo Lopez, ma ormai è caduta in disuso, se non
altro perché appare velleitaria l'idea di appoggiare la spinta Pd2-d4 soprassedendo allo sviluppo
immediato delle figure leggere bianche.
In effetti il Nero ha a disposizione varie difese , fra cui la spinta di rottura Pd7-d5, fattibile perché
dopo il cambio dei Pedoni centrali la Donna nera non potrà essere attaccata dal Cb1 in quanto la
casa c3 è stata ostruita dal Pedone bianco.
1 e4, e5; 2 c3, ...
Posizione base dell'Attacco Lopez
Ecco le principali continuazioni:
• 2 ..., d5 (Difesa classica)
• 2 ..., Cf6 (Difesa berlinese)
4
Partita di Alfiere
La Partita di Alfiere ebbe il suo momento di gloria all'epoca di Philidor, quando si stavano
formando i primi dettami della strategia posizionale. In effetti in questo impianto di gioco il Bianco
piazza il suo Alfiere campochiaro in una posizione ideale per attaccare il lato di Re avversario,
tuttavia il Nero ha a disposizione un'efficace contromisura: siccome il Pc7 non è stato ancora
ostruito dalla mossa Cb8-c6, egli può preparare il blocco della diagonale a2-g8 tramite le spinta
Pd7-d5 dopo aver compiuto le mosse di preparazione Cg8-f6 e Pc7-c6. Fu proprio la Difesa
Berlinese a spuntare la strategia offensiva del Bianco, per cui oggigiorno questa apertura appare
raramente nei tornei.
1 e4, e5; 2 Ac4, ...
Posizione base della Partita di Alfiere
Ecco le principali continuazioni:
• 2 ..., Ac5; 3 Cc3 (variante classica)
• 2 ..., Ac5; 3 c3 (Attacco Philidor)
• 2 ..., f5 (Gambetto Calabrese)
• 2 ..., Cf6; (Difesa Berlinese)
o 3 Cc3, C:e4; 4 Dh5, Cd6; 5 Ab3, Cc6; 6 d4 (Gambetto Adams)
o 3 d4, e:d4; 4 Cf3 (Gambetto Urusov)
5
Gambetto del Centro
Nel Gambetto del Centro il Bianco offre un Pedone in cambio di un rapido sviluppo delle proprie
figure. Alcune continuazioni particolari sfociano talvolta in posizioni tipiche di altre aperture, come
il Gambetto Danese o il Gambetto Goering della Partita Scozzese.
Il Nero in genere non ha grossi problemi da risolvere, a patto che abbia l'accortezza di restituire
subito il materiale guadagnato al fine di operare utili semplificazioni della posizione. In caso
contrario il vantaggio di sviluppo delle figure bianche potrebbe dar luogo ad attacchi molto
pericolosi. Un'altra possibilità per il Nero è naturalmente quella di rifiutare l'offerta del Pedone di
gambetto, in modo da contrastare sul nascere il piano del Bianco.
Odiernamente il Gambetto del Centro non viene praticamente mai giocato ad alto livello.
1 e4, e5; 2 d4, e:d4; 3 c3, ...
Posizione base del Gambetto del Centro
Ecco le principali continuazioni:
• 2 ..., d:c3; 3 C:c3 (variante Scozzese)
• 2 ..., d:c3; 3 Ac4 (Gambetto Danese)
• 2 ..., d3 (variante di spinta)
• 2 ..., d5 (Difesa Soerensen)
• 2 ..., De7 (Gambetto del Centro rifiutato)
6
Gambetto Danese
Il Gambetto Danese, denominato anche Gambetto Nordico, si propone di ottenere un vantaggio di
sviluppo delle figure bianche in cambio del sacrificio di un paio di Pedoni.
Il Nero deve giocare l'apertura con molta precisione, altrimenti l'attacco del Bianco assumerà ben
presto dimensioni inarrestabili. In particolare il Nero deve assolutamente guardarsi dal conservare a
tutti i costi il materiale guadagnato, bensì deve prontamente restituirlo al fine di semplificare la
posizione con opportuni cambi di figure, in modo da sgonfiare subito l'attacco del Bianco.
In auge nel periodo romantico del secolo scorso, il Gambetto Danese ha perso gran parte delle sue
potenzialità alla luce delle moderne ricerche teoriche, per cui oggi appare raramente in competizioni
fra forti giocatori.
1 e4, e5; 2 d4, e:d4; 3 c3, d:c3; 4 Ac4, ...
Posizione base del Gambetto Danese
Ecco le principali continuazioni:
• 4 ..., c:b2; 5 A:b2, Ab4+ (Difesa classica)
• 4 ..., c:b2; 5 A:b2, d5! (Difesa Schlechter)
• 4 ..., c:b2; 5 A:b2, De7 (Difesa Collijn)
7
Partita del Centro
La Partita del Centro attualmente conta ben pochi proseliti, visto che espone la Donna bianca ad una
prematura sortita al centro della scacchiera, dove risulta facilmente attaccabile dalle figure
avversarie.
Eppure sul finire del secolo scorso quest'apertura ebbe il suo momento di gloria, dato che fu
adottata volentieri da giocatori come Mieses, ma c'è da sottolineare il fatto che si era ancora nel
periodo romantico dell'Ottocento, nel quale si dava poca importanza a concetti strategici
fondamentali come rapidità di sviluppo e guadagno di tempo.
Col progredire delle conoscenze la Partita del Centro perse rapidamente considerazione, finendo per
scomparire dalla prassi scacchistica ad alto livello.
1 e4, e5; 2 d4, e:d4; 3 D:d4, ...
Posizione base della Partita del Centro
Ecco le principali continuazioni:
• 2 ..., Cc6!; 3 Dc4 (variante Hall)
• 2 ..., Cc6!; 3 De3, Ae7 (variante Paulsen)
• 2 ..., Cc6!; 3 De3, Cf6 (variante Berger)
• 2 ..., Cc6!; 3 De3, g6 (variante moderna)
8
Gambetto Halasz
Il Gambetto Halasz è tornato recentemente alla ribalta per via di uno studio recente (1998) di Jerzy
Konikowski. In sintesi, quest'apertura può rappresentare una grossa sorpresa per il giocatore che
conduce il Nero, ma di fronte ad una difesa ineccepibile il Bianco in genere finisce col trovarsi in
svantaggio. Per tale motivo il Gambetto Halasz difficilmente troverà numerosi sostenitori, se non
fra i giocatori più propensi ad accollarsi grandi rischi fin dalla fase d'apertura.
1 e4, e5; 2 d4, e:d4; 3 f4, ...
Posizione base del Gambetto Halasz
Ecco le principali continuazioni:
• 3 ..., Ac5; 4 Cf3, Cc6; 5 a3 (variante classica)
• 3 ..., Ac5; 4 Cf3, Cc6; 5 Ac4 (variante posizionale)
9
Partita Alapin
Un'apertura decisamente stravagante, ideata verso la fine del secolo scorso dall'estroso giocatore
russo Alapin , con la quale il Bianco si prefigge di sviluppare il Cavallo di Re senza bloccare una
possibile avanzata del Pf2, cosa che avverrebbe se giocasse la più naturale mossa di sviluppo 2 Cf3.
C'è tuttavia da rimarcare l'inconveniente che così si viene a creare, ovvero il rallentamento dello
sviluppo dell'Alfiere campochiaro del Bianco, che rimane bloccato proprio a causa della
dislocazione insolita del Cavallo.
Per tale motivo la Partita Alapin è adottata molto raramente in partite d'impegno, ma alcune
continuazioni specifiche possono sfociare in varianti tipiche di altre aperture più praticate, come per
esempio la Partita Viennese.
1 e4, e5; 2 Ce2, ...
Posizione base della Partita Alapin
Ecco le principali continuazioni:
• 2 ..., Cc6 (variante classica)
• 2 ..., Cf6 (variante moderna)
10
Apertura Napoleone
In quest'apertura l'idea, fin troppo palese, del Bianco è quella di costruire un attacco di matto verso
la casa f7, noto punto debole dello schieramento nero, utilizzando la Donna e l'Alfiere campochiaro,
che verrà piazzato nella casa c4.
Il piano è però facilmente contrastabile dal Nero, per cui questo impianto di gioco è caduto
completamente in disuso, dato che appare poco saggio spostare già all'inizio il più potente pezzo del
Bianco, esponendolo a possibili attacchi del Nero ed ostruendo per giunta la casa f3, luogo ideale
dove sviluppare il Cg1.
1 e4, e5; 2 Df3, ...
Posizione base dell'Apertura Napoleone
Ecco le principali continuazioni:
• 2 ..., Cc6; 3 Ac4, Cf6 (variante classica)
• 2 ..., Cf6; 3 Ac4, Ac5; 4 Dg3 (variante moderna)
11
Partita Spagnola (Ruy Lopez)
I primi studi su questa apertura risalgono al 1561, grazie all'opera del vescovo Ruy Lopez y Sègura.
Fu comunque soltanto nella seconda metà dell'Ottocento che si cominciò a comprendere l'autentico
potenziale del piano d'attacco del Bianco, che minaccia la combinazione Ab5:c6 e Cf3:e5, con
guadagno materiale di un Pedone. Inizialmente questo piano venne sottovalutato dai teorici, in
quanto il Nero, se la combinazione viene effettuata subito, è in grado di riprendersi subito il Pedone
perso, dopo Pd7:c6, con la forte mossa Dd8-d4. Tuttavia in seguito si scoprì che i veri problemi per
il Nero nascono se il Bianco protegge il suo Pe4 con l'idea di effettuare solo in un secondo tempo la
combinazione citata. In questo caso la mossa Dd8-d4 perde tutta la sua efficacia ed il Pe5 si ritrova
stavolta minacciato sul serio.
Sull'onda delle ricerche teoriche che si susseguirono a questa scoperta, la Partita Spagnola diventò
praticamente l'apertura più importante fra quelle appartenenti alla Partita di Re, perlomeno fino
all'avvento della Difesa Siciliana. Ancor oggi, d'altra parte, risulta uno degli impianti più frequenti e
giocati sulle scacchiere delle grandi competizioni internazionali.
1 e4, e5; 2 Cf3, Cc6; 3 Ab5, ...
Posizione base della Partita Spagnola
Ecco le principali continuazioni:
• 3 ..., a5 (variante Bulgara)
• 3 ..., a6; 4 Aa4, Ac5 (Difesa Cordel ritardata)
• 3 ..., a6; 4 Aa4, d6; (Difesa Steinitz ritardata)
o 5 c3, Ad7; 6 d4, Cf6; 7 O-O, Ae7; 8 Cbd2, O-O; 9 Te1, Ae8 (variante Kecskemet)
o 5 c3, f5 (variante Siesta)
o 5 c4 (variante Duras)
• 3 ..., a6; 4 Aa4, f5 (Gambetto Janisch ritardato)
• 3 ..., a6; 4 Aa4, Cf6; 5 d3 (variante Anderssen)
• 3 ..., a6; 4 Aa4, Cf6; 5 d4, ... (Attacco del Centro)
o 5 ..., e:d4; 6 O-O, Ae7; 7 e5, Ce4; 8 C:d4, O-O; 9 c3 (variante di Breslavia)
• 3 ..., a6; 4 Aa4, Cf6; 5 De2 (Attacco Inglese)
• 3 ..., a6; 4 Aa4, Cf6; 5 O-O, b5; 6 Ab3, Ab7 (variante di Arcangelo)
• 3 ..., a6; 4 Aa4, Cf6; 5 00, Ac5 (Difesa Möller)
• 3 ..., a6; 4 Aa4, Cf6; 5 00, C:e4; (Difesa aperta)
o 6 d4, b5; 7 Ab3, e:d4 (variante Trifunovic)
o 6 d4, b5; 7 Ab3, d5; 8 d:e5, Ae6; 9 De2 (Attacco Howell)
12
o 6 d4, b5; 7 Ab3, d5; 8 d:e5, Ae6; 9 c3, Cc5 (variante Berlinese)
o 6 d4, b5; 7 Ab3, d5; 8 d:e5, Ae6; 9 c3, Ac5; (sistema Italiano)
10 Cbd2, ... (variante S.Pietroburgo)
10 ..., O-O; 11 Ac2, C:f2 (Attacco Dilworth)
10 ..., O-O; 11 Ac2, Af5 (sv. Baguio)
10 Dd3 (variante Motzko)
o 6 d4, b5; 7 Ab3, d5; 8 d:e5, Ae6; 9 c3, Ae7; (sistema classico)
10 Te1, O-O; 11 Cd4, C:e5 (variante Breslau)
o 6 d4, b5; 7 Ab3, d5; 8 d:e5, Ae6; 9 Cbd2, ... (variante Bernstein)
9 ..., Cc5; 10 c3, d4; 11 Cg5 (Gambetto Karpov)
o 6 d4, b5; 7 Ab3, d5; 8 d:e5, Ae6; 9 De2 (variante Ekstrom)
o 6 d4, b5; 7 d5 (variante Richter)
o 6 d4, e:d4 (variante di Riga)
o 6 d4, Ae7 (variante Walbrodt)
• 3 ..., a6; 4 Aa4, Cf6; 5 00, Ae7; (Difesa chiusa)
o 6 A:c6 (variante di cambio)
o 6 d4 (Attacco del Centro)
o 6 Te1, b5; 7 Ab3, Ab7 (variante Trajkovic)
o 6 Te1, b5; 7 Ab3, d6; 8 c3, O-O; 9 a3 (variante Suetin)
o 6 Te1, b5; 7 Ab3, d6; 8 c3, O-O; 9 Ac2 (variante Lutikov)
o 6 Te1, b5; 7 Ab3, d6; 8 c3, O-O; 9 h3, Ca5 (sistema Cigorin)
o 6 Te1, b5; 7 Ab3, d6; 8 c3, O-O; 9 h3, Ab7 (variante Zaicev)
o 6 Te1, b5; 7 Ab3, d6; 8 c3, O-O; 9 h3, Cb8; (sistema Breyer)
10 d4, Cbd7 (variante Borisenko)
o 6 Te1, b5; 7 Ab3, d6; 8 c3, O-O; 9 h3, Cd7 (sistema classico)
o 6 Te1, b5; 7 Ab3, d6; 8 c3, O-O; 9 h3, Ae6 (variante Kholmov)
o 6 Te1, b5; 7 Ab3, d6; 8 c3, O-O; 9 h3, h6 (variante Smyslov)
o 6 Te1, b5; 7 Ab3, O-O; 8 a4 (variante Anti-Marshall)
o 6 Te1, b5; 7 Ab3, O-O; 8 c3, d5 (Attacco Marshall)
o 6 Te1, b5; 7 Ab3, O-O; 8 d4, d6; 9 c3, Ag4 (variante Bogoljubov)
o 6 De2 (variante Worrall)
• 3 ..., a6; 4 A:c6, ... (variante di cambio)
o 4 ..., b:c6; 5 d3, f6; 6 Cc3 (sv. Lasker)
o 4 ..., b:c6; 5 O-O, Dd6 (sv. Bronstein)
o 4 ..., b:c6; 5 O-O, f6; 6 d4 (sv. Fischer)
• 3 ..., Ab4 (variante Alapin)
• 3 ..., Ac5; (Difesa Cordel)
o 4 c3, d5 (variante Konikowski)
• 3 ..., Cd4 (variante Bird)
• 3 ..., d6 (Difesa Steinitz)
• 3 ..., Cge7 (Difesa Cozio)
• 3 ..., f5 (Gambetto Janisch)
• 3 ..., Df6 (variante Mariotti)
• 3 ..., f6 (variante di Norimberga)
• 3 ..., Cf6; (Difesa Berlinese)
o 4 O-O, Ac5 (variante Beverwijk)
o 4 O-O, C:e4; 5 d4, e:d4; 6 Te1, d5; 7 C:d4, Ad6 (variante di Riga)
o 4 O-O, C:e4; 5 d4, Ae7 (variante Rio de Janeiro)
• 3 ..., g5 (variante Brentano)
• 3 ..., g6 (Difesa Smyslov)
13
Partita dei 3 Cavalli
Questo impianto di gioco, abbastanza in voga nel secolo scorso, è caratterizzato, al pari della Difesa
Gotica, dal rifiuto del Nero di mantenere la simmetria di gioco alla terza mossa con Cb8-c6, che
farebbe dirottare l'apertura verso la più nota Partita dei 4 Cavalli.
Nonostante abbia ottenuto un certo interesse fra giocatori del calibro di Steinitz, Paulsen, Schlechter
e Rosenthal, oggi la Partita dei 3 Cavalli non viene quasi mai adottata, soprattutto perchè l'attacco
dell'Alfiere al Cc3 viene efficacemente contrastato dalla forte mossa 4 Cd5!, che lascia il Bianco in
posizione sostanzialmente migliore.
1 e4, e5; 2 Cf3, Cc6; 3 Cc3, Ab4;
Posizione base della Partita dei 3 Cavalli
Ecco le principali continuazioni:
• 4 Cd5!, Aa5 (variante classica)
• 4 Cd5!, Ae7 (variante di ritirata)
• 4 Cd5!, Cf6 (variante Schlechter)
14
Difesa Gotica
Rarissimo schema di gioco caratterizzato, al pari della Partita dei 3 Cavalli, dal rifiuto del Nero di
mantenere la simmetria di gioco alla terza mossa con Cb8-c6, che porterebbe l'apertura verso la ben
più giocata Partita dei 4 Cavalli.
In molti testi sulle aperture la Difesa Gotica, denominata anche Difesa Winawer, viene citata come
una variante della Partita dei 3 Cavalli, oppure addirittura non vi compare, quindi, come tutte le
aperture minori, potrebbe essere un'interessante arma a sorpresa contro chi è abituato a praticare
soltanto gli impianti di gioco più noti.
1 e4, e5; 2 Cf3, Cc6; 3 Cc3, f5;
Posizione base della Difesa Gotica
Ecco le principali continuazioni:
• 4 Ab5 (Partita Spagnola, Gambetto Janisch)
• 4 d4 (variante moderna)
• 4 e:f5 (variante classica)
15
Partita dei 4 Cavalli
Questo impianto di gioco ebbe un grande successo intorno al 1920, dato che rispondeva ai dettami
scacchistici dell'epoca, che prevedevano un rapido sviluppo dei pezzi leggeri e l'occupazione del
centro da parte di entrambi i colori. Per tale motivo la Partita dei 4 Cavalli fu una delle aperture
preferite di Tarrasch, dato che era perfettamente consona al suo stile di gioco e soprattutto ai suoi
dogmi scacchistici.
Negli anni successivi questo impianto entrò gradualmente in crisi, in quanto la ricerca teorica ha
mostrato che nella maggior parte delle varianti il Nero riesce ad equilibrare la posizione senza
eccessive difficoltà. In ogni caso la Partita dei 4 Cavalli fa saltuariamente capolino ancor oggi sulle
scacchiere delle competizioni di ogni livello, visto che costituisce un'alternativa pur sempre solida
alle aperture più popolari e conosciute.
1 e4, e5; 2 Cf3, Cc6; 3 Cc3, Cf6;
Posizione base della Partita dei 4 Cavalli
Ecco le principali continuazioni:
• 4 Ac4, C:e4 (variante Italiana)
• 4 Ab5, Ab4; 5 O-O, O-O; 6 A:c6 (variante Paulsen)
• 4 Ab5, Ab4; 5 O-O, O-O; 6 d3, A:c3; 7 b:c3, d5 (variante Svenonius)
• 4 Ab5, Ab4; 5 O-O, O-O; 6 d3, d5 (variante Marshall)
• 4 Ab5, Ab4; 5 O-O, O-O; 6 d3, d6; 7 Ag5, A:c3; 8 b:c3, De7 (sistema Metger)
• 4 Ab5, Cd4 (variante Rubinstein)
• 4 d4, e:d4; 5 Cd5 (Gambetto di Belgrado)
• 4 C:e5 (Gambetto Leipzig)
16
Partita Ponziani
Conosciuta fin dai tempi di Polerio, questa apertura riscosse un certo interesse fra giocatori come
Staunton, Cigorin e Steinitz, senza però riuscire ad affermarsi stabilmente nella prassi agonistica.
La causa di ciò è da ricercare nella sostanziale facilità con cui il Nero riesce a neutralizzare il piano
di gioco del Bianco, che intende formare un centro di Pedoni preparando la spinta Pd2-d4 con la
mossa di sostegno Pc2-c3. In effetti è proprio quest'ultima mossa a creare molti problemi al Bianco,
dopo l'ovvio contrattacco del Nero sul Pe4, dato che ora non è più possibile giocare la naturale
mossa di protezione Cb1-c3.
Per i motivi appena citati, la Partita Ponziani non compare mai nei tornei ad alto livello.
1 e4, e5; 2 Cf3, Cc6; 3 c3, ...
Posizione base della Partita Ponziani
Ecco le principali continuazioni:
• 3 ..., d5 (variante classica)
• 3 ..., f5 (Gambetto Ponziani)
• 3 ..., Cf6 (variante Janisch)
17
Apertura di Dresda
Impianto di gioco che in genere non ha un'autonomia propria, perché le principali continuazioni
fanno solitamente rientrare in particolari varianti della Partita Inglese.
1 e4, e5; 2 Cf3, Cc6; 3 c4, ...
Posizione base dell'Apertura di Dresda
Ecco le principali continuazioni:
• 3 ..., Ac5; 4 d3, Cf6; 5 h3, d6; 6 Cbd2 (variante chiusa)
• 3 ..., Cf6; 4 Cc3 (Partita Inglese, Difesa classica, variante dei 4 Cavalli, sv. Nimzowitsch)
18
Gambetto Evans
La tradizione scacchistica narra che questo gambetto venne ideato nel 1824 dal capitano William
Davis Evans, durante una delle sue abituali traversate oceaniche. Comunque sia, la prima comparsa
ad alto livello di quest'apertura avvenne durante il match La Bourdannais - Mac Donnell, e per tutto
il periodo romantico dell'Ottocento il Gambetto Evans fu una delle principali attrattive per chi
amava il bel gioco fatto di combinazioni spettacolari e spesso spericolate.
L'idea su cui si regge questo gambetto è basata su fatto che sacrificando il Pb4 il Bianco guadagna
un tempo per preparare la spinta Pd2-d4, in quanto alla mossa di sostegno Pc2-c3 il Nero deve
rispondere con una mossa di ritirata del proprio Alfiere camposcuro, ritardando lo sviluppo degli
altri pezzi del suo schieramento.
La ricerca teorica del tempo si soffermò unicamente nell'analizzare come il Nero potesse conservare
il Pedone di gambetto senza veder crollata la propria difesa, ma l'arrivo di Lasker mutò
radicalmente l'opinione che gli scacchisti si erano fatti su questa apertura. Difatti il Campione del
Mondo di quegli anni affrontò il problema sotto un'ottica totalmente diversa: il Nero, secondo il suo
punto di vista, non doveva lottare per conservare il Pedone, ma semplicemente doveva restituirlo
nel momento più opportuno, sgonfiando l'attacco del Bianco. E fu proprio la Difesa Lasker a
mettere in crisi definitiva il Gambetto Evans, tanto che oggi ormai quasi nessuno lo gioca più nei
tornei di un certo livello.
1 e4, e5; 2 Cf3, Cc6; 3 Ac4, Ac5; 4 b4
Posizione base del Gambetto Evans
Ecco le principali continuazioni:
• 4 ..., A:b4; 5 c3, Aa5; 6 d4, e:d4; 7 O-O, d:c3 (Difesa compromessa)
• 4 ..., A:b4; 5 c3, Aa5; 6 d4, d6 (Difesa Alapin)
• 4 ..., A:b4; 5 c3, Aa5; 6 O-O, d6; 7 d4, Ab6 (Difesa Lasker)
• 4 ..., A:b4; 5 c3, Ad6 (Difesa Stone-Ware)
19
Partita Italiana
Nella Partita Italiana il Bianco si propone in primo luogo di conquistare il centro con i Pedoni ed in
secondo luogo di concentrare le proprie forze per un attacco sul lato di Re avversario. In questo
senso si spiega la mossa di preparazione Pc2-c3 per la spinta centrale Pd2-d4, nonché il
collocamento dell'Alfiere campochiaro nella casa ideale c4 per future azioni sul punto f7.
Questo impianto di gioco era già conosciuto in tempi molto antichi, visto che il tratto 3 ..., Cf6 viene
citato da Damiano in un suo trattato del 1512, mentre la continuazione 3 ..., De7 compare
addirittura in opere antecedenti di altri autori. La teoria della Partita Italiana ha conosciuto momenti
di grande fervore alternati a periodi in cui pareva che su questa apertura fosse ormai stato detto
tutto. In particolare la variante Greco e, specialmente, la continuazione conosciuta sotto il nome di
Attacco Möller1 furono causa di animati dibattiti fra i teorici ed oggetto di approfondite ricerche.
In effetti nella Partita Italiana il principale problema per il Bianco è trovare un modo convincente
per condurre un gioco d'attacco, vista l'impostazione sostanzialmente aggressiva dell'impianto. Per
via di tale difficoltà questa apertura odiernamente viene giocata abbastanza di rado nelle
competizioni ufficiali, e perlopiù con uno spirito diverso rispetto al periodo romantico, ovvero
adottando varianti di tipo posizionale, come la variante chiusa.
1 e4, e5; 2 Cf3, Cc6; 3 Ac4, Ac5; 4 c3, ...
Posizione base della Partita Italiana
Ecco le principali continuazioni:
• 4 ..., De7; (Difesa Alekhine)
o 5 d4, Ab6; 6 Ag5 (variante Mestel)
• 4 ..., Cf6; 5 d3, ... (variante chiusa)
o 5 ..., d6; 6 b4 (sv. Blackburne-Bird)
• 4 ..., Cf6; 5 d4, e:d4; 6 c:d4, Ab4+; 7 Cc3 (variante Greco)
• 4 ..., Cf6; 5 d4, e:d4; 6 c:d4, Ab4+; 7 Cc3, C:e4; 8 O-O, A:c3; 9 d5, ... (Attacco Möller)
o 9 ..., Af6; 10 Te1, Ce7; 11 T:e4, d6; 12 Ag5, A:g5; 13 C:g5, O-O (variante
Therkatz)
• 4 ..., Cf6; 5 d4, e:d4; 6 c:d4, Ab4+; 7 Ad2 (variante Tarrasch)
• 4 ..., Cf6; 5 d4, e:d4; 6 c:d4, Ab4+; 7 Rf1 (variante di Cracovia)
• 4 ..., Cf6; 5 d4, e:d4; 6 e5 (variante Steinitz)
1 L'Attacco Möller è una continuazione particolare della variante Greco che nella teoria delle aperture viene
normalmente considerata autonoma a causa della profondità delle analisi ricevute.
20
Partita di Gioco Piano
Nonostante le numerose innovazioni teoriche apportate da Canal e Kostic, questo impianto di gioco
non ha mai goduto vasta diffusione, principalmente perché imprime alla partita un andamento
abbastanza piatto e lento, in altre parole piano.
L'idea strategica del Bianco è di condurre le operazioni con gradualità e senza fretta di attaccare, in
modo da migliorare a poco a poco la posizione del proprio schieramento. Tuttavia in questa maniera
non si pone alcun problema al Nero durante l'apertura, per cui esso può prepararsi con calma a
sostenere l'urto del Bianco nelle fasi successive della partita.
1 e4, e5; 2 Cf3, Cc6; 3 Ac4, Ac5; 4 d3, ...
Posizione base della Partita di Gioco Piano
Ecco le principali continuazioni:
• 4 ..., Cf6; 5 Cc3, d6; 6 Ae3, Ab6 (variante posizionale)
• 4 ..., Cf6; 5 Cc3, d6; 6 Ae3, A:e3 (variante di cambio)
• 4 ..., Cf6; 5 Cc3, d6; 6 Ag5 (variante Canal)
21
Difesa Ungherese
Questa apertura venne adottata per la prima volta nel 1842 in una partita per corrispondenza fra i
club scacchistici di Parigi e Budapest, terminata con la vittoria degli ungheresi.
La Difesa Ungherese non ha un indirizzo strategico ben preciso e talvolta confluisce in posizioni
ricavabili anche da altre aperture più giocate. In effetti odiernamente questa difesa compare assai
poco sulle scacchiere dei giocatori di alto livello, perché impone al Nero una linea di gioco
abbastanza passiva.
1 e4, e5; 2 Cf3, Cc6; 3 Ac4, Ae7;
Posizione base della Difesa Ungherese
Ecco le principali continuazioni:
• 4 d4, e:d4; 3 c3, ... (Gambetto Scozzese)
o 3 ..., Cf6; 4 e5, Ce4 (variante Tartakower)
• 4 d4, d6; 5 Cc3 (variante classica)
• 4 d4, d6; 5 d5 (variante di spinta)
22
Gambetto Rousseau
Apertura caduta in disuso, in cui il Nero offre un Pedone similmente a quanto accade nella Difesa
Gotica e, soprattutto, nel ben più conosciuto Gambetto Greco, con lo scopo di scardinare il centro
del Bianco e di aprire la colonna f per la propria Torre. A differenza delle aperture citate, il
Gambetto Rousseau ha però lo svantaggio che l'Alfiere campochiaro bianco è già ben piazzato sulla
diagonale a2-g8, allungatasi proprio a causa della spinta Pf7-f5. Questo fatto ostacola abbastanza le
velleità offensive del Nero, dato che non può effettuare subito l'arrocco corto. Nonostante ciò il
Bianco, specie in caso di accettazione del gambetto, deve prestare la massima attenzione se non
desidera cadere vittima di qualche tatticismo avversario.
1 e4, e5; 2 Cf3, Cc6; 3 Ac4, f5;
Posizione base del Gambetto Rousseau
Ecco le principali continuazioni:
• 4 d3 (variante chiusa)
• 4 d4 (variante aperta)
• 4 e:f5 (Gambetto Rousseau accettato)
23
Difesa dei 2 Cavalli
Questo impianto di gioco venne segnalato già nelle opere di Polerio, intorno al 1560, e venne
studiato da autori di ogni epoca, a causa della ricchezza delle continuazioni possibili.
La strategia del Nero prevede in molte varianti il sacrificio del Pedone centrale della colonna d in
cambio di una durevole iniziativa. Alcune continuazioni, come la variante del Fegatello e la
variante Traxler portano invece a partite altamente drammatiche e piene di tensione, dove la
strategia posizionale spesso cede il passo alla pura tattica ed all'ingegno combinativo.
Attualmente la Difesa dei 2 Cavalli è ben lungi dall'aver esaurito ogni sorpresa che potenzialmente
può mettere a disposizione dello scacchista amante del gioco spettacolare, per cui questa apertura
viene adottata ancor oggi con una certa frequenza anche nelle competizioni importanti.
1 e4, e5; 2 Cf3, Cc6; 3 Ac4, Cf6;
Posizione base della Difesa dei 2 Cavalli
Ecco le principali continuazioni:
• 4 d4, e:d4; 5 O-O, Ac5; 6 e5, ... (Attacco Max Lange)
o 6 ..., Cg4 (variante Steinitz)
• 4 d4, e:d4; 5 O-O, C:e4; (Attacco Yurdansky)
o 6 Te1, d5; 7 Cc3 (variante Canal)
• 4 O-O, C:e4 (Gambetto Boden)
• 4 Cg5, Ac5 (variante Traxler)
• 4 Cg5, Cd4 (variante Fritz)
• 4 Cg5, d5; 5 e:d5, Ca5; (sistema classico)
o 6 Ab5+, ... (variante Polerio)
6 ..., c6; 7 d:c6, b:c6; 8 Ae2, h6; 9 Ch3 (sv. Steinitz)
6 ..., c6; 7 d:c6, b:c6; 8 Df3, ... (sv. Bogoljubov)
8 ..., c:b4 (ssv. Blackburne)
8 ...,Tb8 (ssv. Colman)
o 6 d3 (variante Kieseritzky)
• 4 Cg5, d5; 5 e:d5, b5 (variante Ulvestad)
• 4 Cg5, d5; 5 e:d5, Cd4; (variante Schlechter)
o 6 c3, b5; 7 Af1, C:d5; 8 Ce4, Dh4 (sv. Berlinese)
• 4 Cg5, d5; 5 e:d5, C:d5; 6 d4 (Attacco Lolli)
• 4 Cg5, d5; 5 e:d5, C:d5; 6 C:f7 (variante del Fegatello)
• 4 Cg5, C:e4 (variante antica)
24
Partita Scozzese
Questo impianto di gioco venne inaugurato con successo dai giocatori scozzesi nella sfida
Edimburgo-Londra del 1824. In seguito l'apertura venne intensamente giocata e studiata da
scacchisti celebri come Steinitz, Staunton, Lange e Paulsen, tuttavia con l'arrivo del nuovo secolo
l'interesse andò gradualmente scemando. Odiernamente la Partita Scozzese appare molto raramente
nei tornei di un certo livello.
Strategicamente parlando, l'idea del Bianco sembra buona: con la spinta Pd2-d4 apre subito il gioco
con l'intenzione di sviluppare rapidamente i propri pezzi. In realtà la spinta immediata del Pedone
centrale comporta un grosso svantaggio.
Infatti il Nero viene sollevato dal compito di dover risolvere il principale problema che di solito
deve affrontare nelle aperture appartenenti alla Partita di Gioco Aperto, ovvero la difesa del Pe5.
Dopo aver cambiato i Pedoni centrali, il Nero in effetti può sviluppare a sua volta i propri pezzi con
relativa tranquillità, pareggiando senza eccessivi patemi la posizione.
1 e4, e5; 2 Cf3, Cc6; 3 d4, ...
Posizione base della Partita Scozzese
Ecco le principali continuazioni:
• 3 ..., e:d4; 4 Ab5 (Gambetto Relfsson)
• 3 ..., e:d4; 4 c3 (Gambetto Goering)
• 3 ..., e:d4; 4 Ac4, ... (Gambetto Scozzese)
o 4 ..., Ac5; 5 Cg5, Ch6; 6 C:f7?!, C:f7; 7 A:f7+, R:f7; 8 Dh5+, g6; 9 D:c5, d5!
(Difesa Cochrane-Shumov)
o 4 ..., Ac5; 5 Cg5, Ch6; 6 Dh5 (Attacco Vitzhum)
o 4 ..., Ae7; 5 c3 (Difesa Ungherese, Gambetto Scozzese)
o 4 ..., Cge7 (Difesa Benima)
o 4 ..., Cf6 (Difesa Dubois-Reti)
• 3 ..., e:d4; 4 C:d4, Ac5; 5 Cb3, Ab4+ (variante Romanishin)
• 3 ..., e:d4; 4 C:d4, Ac5; 5 Cb3, Ab6 (variante Potter)
• 3 ..., e:d4; 4 C:d4, Ac5; 5 Ae3 (variante Lange-Paulsen)
• 3 ..., e:d4; 4 C:d4, Cf6; 5 Cc3 (variante dei 4 Cavalli)
• 3 ..., e:d4; 4 C:d4, Cf6; 5 C:c6, b:c6; 6 e5 (variante Mieses)
• 3 ..., e:d4; 4 C:d4, Dh4 (variante Staunton-Steinitz)
25
Apertura Tartakower
Questo impianto di gioco, ideato dall'omonimo ed estroso Grande Maestro russo (ma naturalizzato
francese) che fu fra i giocatori più famosi nella prima metà del Novecento, compare molto
raramente nella prassi agonistica ed è caratterizzato dalla mancata spinta Pd2-d4 in favore della
spinta Pd2-d3, con gioco manovrato, per cui si tratta in pratica di una Difesa Philidor a colori
invertiti. Se il Bianco invece effettua la spinta Pd2-d4, in genere si rientra in altre aperture.
1 e4, e5; 2 Cf3, Cc6; 3 Ae2, ...
Posizione base dell' Apertura Tartakower
Ecco le principali continuazioni:
• 3 ..., Cf6; 4 d3, Ac5; 5 Cc3 (variante classica)
• 3 ..., Cf6; 4 d3, Ac5; 5 Cbd2 (variante moderna)
• 3 ..., Cf6; 3 d3, d5; 5 Cbd2 (variante Hanham invertita)
26
Apertura Kostantinopolsky
Apertura molto rara, in cui il Bianco mira a sviluppare l'Alfiere campochiaro in fianchetto. Se ne
interessò sporadicamente il grande Tartakower, assiduo sperimentatore d'impianti di gioco insoliti.
Tuttavia la relativa lentezza con cui vengono sviluppati i pezzi bianchi ed il fatto che la grande
diagonale a8-h1 è ostruita proprio dal Pe4 non hanno certamente contribuito alla popolarità di
quest'apertura.
1 e4, e5; 2 Cf3, Cc6; 3 g3, ...
Posizione base dell'Apertura Konstantinopolsky
Ecco le principali continuazioni:
• 3 ..., Cf6; 4 Cc3, Ab4; 5 d3 (variante chiusa)
• 3 ..., Cf6; 4 Cc3, Ac5; 5 Ag2 (variante classica)
27
Controgambetto del Centro
Sebbene la denominazione di quest'apertura non sia corretta (non è un gambetto del Nero in risposta
ad un gambetto del Bianco), è tuttavia consolidata nella letteratura scacchistica italiana, quindi la si
può prendere per valida.
Il piano del Nero consiste nel provocare un'immediato contrattacco centrale al Pe4 in risposta
all'attacco del Cavallo sul Pe5, al fine di impedire al Bianco la formazione di un centro stabile di
Pedoni.
La moderna teoria ha ormai accertato che il tentativo del Nero è decisamente prematuro, ma in ogni
caso il Bianco deve affrontare questa apertura con una certa circospezione, dato che sono presenti
numerosi tatticismi a favore di entrambe le parti.
Il Controgambetto del Centro non compare quasi mai nelle partite disputate ad alto livello.
1 e4, e5; 2 Cf3, d5;
Posizione base del Controgambetto del Centro
Ecco le principali continuazioni:
• 3 e:d5 (variante di cambio)
• 3 C:e5 (variante classica)
28
Difesa Philidor
Teorizzato e propugnato dal grande giocatore francese Philidor, questo impianto di gioco venne
esaminato per la prima volta nel XVI secolo, ma fu proprio Philidor a valorizzarlo in partite
d'impegno.
La strategia del Nero in questa difesa si basa essenzialmente sul concetto di consolidare subito il
Pe5 con la mossa di sostegno Pd7-d6, anche a costo di ritrovarsi con poco spazio a disposizione per
le manovre di sviluppo dei pezzi (in particolare dell'Alfiere camposcuro), per poi attuare un gioco di
attesa e di ulteriore consolidamento del controllo di alcune case, specialmente quelle nere. Il
Bianco, dal canto suo, può approfittare dell'atteggiamento poco bellicoso del suo avversario per
espandersi gradualmente al centro, grazie alla migliore mobilità dei propri pezzi.
Oggi la Difesa Philidor viene giocata raramente, per via della sostanziale passività del piano
strategico del Nero.
1 e4, e5; 2 Cf3, d6;
Posizione base della Difesa Philidor
Ecco le principali continuazioni:
• 3 Ac4 (variante classica)
• 3 d4, e:d4; (variante di cambio)
o 4 C:d4, g6 (sv. Larsen)
• 3 d4, Cd7 (variante Hanham)
• 3 d4, Cf6 (variante Nimzowitsch)
29
Difesa Gunderam
Impianto di gioco caduto in disuso. Utilizzare la Donna per difendere il Pedone attaccato dal
Cavallo bianco non sembra una buona idea. In effetti il risultato più evidente che si ottiene è quello
di ostruire, seppur momentaneamente, ogni linea al proprio Alfiere camposcuro, trascurando per
giunta mosse di sviluppo più naturali come 2 ..., Cc6 oppure 2 ..., Cf6.
1 e4, e5; 2 Cf3, De7;
Posizione base della Difesa Gunderam
Ecco le principali continuazioni:
• 3 Cc3, Cf6; 4 Ac4, Cc6 (variante classica)
• 3 Cc3, Cf6; 4 Ac4, c6 (variante posizionale)
• 3 Cc3, Cf6; 4 Ac4, h6 (variante di sicurezza)
• 3 Ac4 (variante dell'Alfiere)
30
Gambetto Greco
Questo gambetto venne adoperato con successo da Gioacchino Greco, che per primo segnalò la
vastità e la pericolosità di certe varianti. Dopo un periodo di oblio, il Gambetto Greco venne ripreso
in mano dal lettone Karl Behting, che scoprì alcune interessanti risorse tattiche per il Nero, per cui
spesso questa apertura viene denominata anche Gambetto Lettone.
Attualmente il Gambetto Greco fa apparizioni molto sporadiche nei tornei di un certo livello, dato
che la preparazione teorica dei giocatori contemporanei è sufficientemente elevata da neutralizzare
senza troppi problemi la maggior parte dei tatticismi a disposizione del Nero in fase d'apertura.
1 e4, e5; 2 Cf3, f5;
Posizione base del Gambetto Greco
Ecco le principali continuazioni:
• 3 Ac4 (variante posizionale)
• 3 C:e5 (variante classica)
• 2 e:f5 (Gambetto Greco accettato)
31
Difesa Greco
Presumibilmente quest'apertura venne usata da Gioacchino Greco, detto il "Calabrese", contro
avversari di scarsa levatura. È in effetti evidente che il Nero, con la sortita prematura della Donna,
non mira tanto a difendere il Pe5 ma a preparare una specie di “matto del barbiere” a colori
invertiti. Un piano del genere ovviamente mostra tutti i suoi limiti contro un gioco preciso del
Bianco, che può sfruttare la posizione esposta della Donna nera, quindi questo impianto difensivo
oggigiorno non ha più sostenitori.
1 e4, e5; 2 Cf3, Df6;
Posizione base della Difesa Greco
Ecco le principali continuazioni:
• 3 Cc3, c6; 4 d4, e:d4; 5 e5, Dg6; 6 D:d4 (variante classica)
• 3 Ac4 (variante dell'Alfiere)
32
Difesa Damiano
Conosciuta da tantissimo tempo, questa difesa in realtà prelude il più delle volte all'omonimo
gambetto, visto che la variante 3 C:e5! è quella che garantisce le migliori prospettive al Bianco,
anche perché l'accettazione della figura sacrificata con 3 ..., f:e5?? porta subito il Nero in posizione
perdente per via della micidiale risposta 4 Dh5+!. Tuttavia, nella sua forma rifiutata, questo
gambetto apparve talvolta anche in partite d'impegno fra campioni, fino al secolo scorso.
Oggi come oggi la Difesa Damiano è praticamente scomparsa dalla prassi scacchistica, a causa
dell'enorme innalzamento delle conoscenze tecniche e teoriche dei giocatori contemporanei. In
effetti bisogna sottolineare che tale difesa crea dei grossi problemi al Nero, impedendo il naturale
sviluppo del Cg8 ed indebolendo tutta l'ala di Re.
1 e4, e5; 2 Cf3, f6?!;
Posizione base della Difesa Damiano
Ecco le principali continuazioni:
• 3 Ac4 (variante posizionale)
• 3 C:e5! (Gambetto Damiano)
33
Difesa Russa
La Difesa Russa attirò inizialmente le attenzioni del russo Petrov, da cui il nome dell'apertura, e
successivamente di Janisch. In effetti l'idea di rispondere all'attacco del Bianco sul Pe5 con un
contrattacco sul Pe4 permette al Nero di uscire dai classici binari delle aperture appartenenti alla
Partita di Gioco Aperto, dove spesso deve solo preoccuparsi della difesa del Pe5 senza avere molte
possibilità di capovolgere l'iniziativa.
In realtà gli studi teorici degli anni seguenti mostrarono che il Bianco è pur sempre in grado di
mantenere senza troppi problemi un leggero ma costante vantaggio posizionale, per cui il Nero si
ritrova ugualmente a dover subire l'iniziativa del suo avversario. Ciò nonostante il compito del
Bianco di concretizzare il vantaggio posizionale non è affatto facile, e questo spiega per quale
motivo la Difesa Russa viene attualmente adottata anche da campioni famosi, fra cui bisogna
ricordare Karpov.
1 e4, e5; 2 Cf3, Cf6;
Posizione base della Difesa Russa
Ecco le principali continuazioni:
• 3 Ac4, C:e4; 4 Cc3 (Gambetto Boden)
• 3 Cc3, Ab4 (variante dei 3 Cavalli)
• 3 d4, ... (variante moderna)
o 3 ..., e:d4; 4 e5, Ce4; 5 D:d4, d5; 6 e:d5, C:d6; 7 Cc3, Cc6; 8 Df4, Af5 (sv.
Pillsbury)
o 3 ..., e:d4; 4 e5, Ce4; 5 De2 (sv. Steinitz)
o 3 ..., C:e4 (sv. simmetrica)
• 3 C:e5, ... (variante classica)
o 3 ..., d6; 4 Cc4 (sv. Paulsen)
o 3 ..., d6; 4 Cf3, C:e4; 5 Cc3 (sv. Nimzowitsch)
o 3 ..., d6; 4 Cf3, C:e4; 5 d3 (sv. Francese)
o 3 ..., d6; 4 Cf3, C:e4; 5 d4, d5; 6 Ad3, Ad6 (sv. Marshall)
o 3 ..., d6; 4 Cf3, C:e4; 5 d4, d5; 6 Ad3, Ae7; 7 O-O, Cc6; 8 c4 (Attacco Janisch)
o 3 ..., d6; 4 Cf3, C:e4; 5 d4, d5; 6 Ad3, Ae7; 7 O-O, Cc6; 8 Te1 (sv. Cigorin)
o 3 ..., d6; 4 Cf3, C:e4; 5 d4, d5; 6 Ad3, Ae7; 7 O-O, O-O (sv. Manson)
o 3 ..., d6; 4 Cf3, C:e4; 5 De2 (sv. Lasker)
o 3 ..., d6; 4 C:f7 (Gambetto Cochrane)
o 3 ..., C:e4 (sv. Damiano)
o 3 ..., De7 (sv. Lopez)
34
Gambetto di Re
Questo impianto di gioco fu fra i più giocati e studiati durante il periodo romantico dell'Ottocento,
attirando giocatori del calibro di La Bourdonnais, Mac Donnell, Morphy, Anderssen e Steinitz.
Anzi, questi giocatori firmarono proprio con il Gambetto di Re alcune delle partite più spettacolari
della loro carriera. Anche giocatori estrosi come Tartakower e Spielmann lo adottarono, ma con
esiti non sempre felici, perché nel frattempo le conoscenze teoriche su quest'apertura erano
notevolmente progredite, spuntando buona parte delle armi a disposizione del Bianco. Oggi il
Gambetto di Re fa ancora capolino nei tornei internazionali, tuttavia raramente viene utilizzato nello
spirito puramente tattico dei suoi antichi fautori, bensì viene trattato seguendo di solito un punto di
vista prettamente posizionale, con cui Stolz mostrò negli anni '30 di poter cogliere interessanti
successi.
L'idea strategica del Bianco consiste nell'attaccare immediatamente il Pe5 per mezzo della spinta
Pf2-f4, con l'intento di rimuovere velocemente il forte punto centrale dell'avversario e nel contempo
di aprire subito la colonna f, in modo da sfruttarla per un attacco sul lato di Re avversario,
tipicamente dopo aver eseguito l'arrocco corto.
Naturalmente il Nero dispone di varie contromisure, fra cui bisogna segnalare l'interessante
Controgambetto Falkbeer, con il quale il Bianco viene praticamente preso in contropiede nella lotta
per il centro.
1 e4, e5; 2 f4, ...
Posizione base del Gambetto di Re
Ecco le principali continuazioni:
• 2 ..., d5 (Controgambetto Falkbeer)
• 2 ..., e:f4; 3 Cc3 (variante Keres)
• 2 ..., e:f4; 3 Ac4 (variante Steinitz)
• 2 ..., e:f4; 3 Df3 (variante Breyer)
• 2 ..., e:f4; 3 Cf3, d5 (Difesa moderna)
• 2 ..., e:f4; 3 Cf3, d6 (Difesa Fischer)
• 2 ..., e:f4; 3 Cf3, Ae7 (variante Cunningham)
• 2 ..., e:f4; 3 Cf3, Cf6 (Difesa Schallop)
• 2 ..., e:f4; 3 Cf3, g5; (Difesa classica)
o 4 Cc3, ... (variante Quaade)
4 ..., g4; 5 Ac4 (sv. MacDonnell)
35
o 4 Ac4, d6; 5 d4 (variante Hanstein)
o 4 Ac4, g4; 5 d4 (variante Ghulam-Kassim)
o 4 Ac4, g4; 5 Ce5 (variante Salvio)
o 4 Ac4, g4; 5 A:f7+ (variante Lolli)
o 4 Ac4, g4; 5 O-O (variante Muzio)
o 4 Ac4, Ag7; 5 h4 (variante Philidor)
o 4 d4 (variante Rosentreter)
o 4 h4, g4; 5 Ce5, ... (variante Kieseritzky)
5 ..., d6 (sv. Green)
5 ..., Cf6; (sv. Berlinese)
6 Ac4, d5; 7 e:d5, Ad6; 8 d4 (sv. Rice)
o 4 h4, g4; 5 Cg5, Cf6 (variante Schlechter)
• 2 ..., e:f4; 3 Cf3, g5; 4 h4, g4; 5 Cg5 (variante Allgaier)
• 2 ..., e:f4; 3 Cf3, h6 (sistema Anti-Kieseritzky)
• 2 ..., Df6; (Difesa Norwalde)
o 3 Cf3, D:f4; 4 Cc3, Ab4; 5 Ac4 (variante Buecker)
• 2 ..., Dh4+; 3 g3, De7 (Difesa Keene)
36
Partite di Gioco Semiaperto: 1 e4 non e5
37
Difesa San Giorgio
Apertura molto rara con cui il Nero intende sviluppare il suo Alfiere campochiaro in un fianchetto
allargato. Il Bianco però nel frattempo può occupare senza problemi il centro della scacchiera e
consolidare di conseguenza il vantaggio di spazio acquisito, riducendo il Nero il più delle volte ad
una difesa passiva.
1 e4, a6;
Posizione base della Difesa San Giorgio
Ecco le principali continuazioni:
• 2 c4 (variante Miles)
• 2 d4, b5; 3 Cf3, Ab7; 4 Ad3 (variante classica)
38
Fianchetto di Donna
L'apertura del fianchetto di Donna nella fase iniziale della partita espone il Nero a diversi rischi, in
primo luogo a quello di ritrovarsi in una posizione abbastanza compressa dall'avanzata dei Pedoni
centrali bianchi.
Tuttavia in alcuni casi il Nero ha a disposizione diverse risorse tattiche, che comunque non sempre
bastano a compensare gli svantaggi nel caso il Bianco opti per un gioco posizionale teso ad una
graduale compressione dello schieramento avversario. Per tale motivo il Fianchetto di Donna,
denominato anche Difesa Owen, compare raramente nelle competizioni importanti.
1 e4, b6;
Posizione base del Fianchetto di Donna
Ecco le principali continuazioni:
• 2 Ac4 (variante dell'Alfiere)
• 2 d4, Ab7; 3 Cc3 (variante posizionale)
• 2 d4, Ab7; 3 Ad3 (variante classica)
• 2 d4, Ab7; 3 f3 (variante chiusa)
39
Difesa Siciliana
Oggi come oggi la Difesa Siciliana è l'apertura statisticamente più usata dal Nero per difendersi
contro la mossa 1 e4 del Bianco. Questa apertura compare già nelle partite di Polerio e Greco, ma
prese il suo nome dal fatto che fu apertamente sostenuta da Pietro Carrera, giocatore siciliano del
primo Seicento. Per lungo tempo questo impianto di gioco rimase, tuttavia, dimenticato. Fu il
tedesco Paulsen, verso il 1870, a reintrodurla nella pratica agonistica con risultati di rilievo. Da
quella volta la Difesa Siciliana crebbe lentamente di considerazione presso la comunità scacchistica
mondiale, fino ad assumere un posto di assoluto rilievo.
L'idea strategica dell'apertura è abbastanza semplice. Dato che è difficile, dopo 1 e4, contrastare al
Bianco il dominio della casa d5, il Nero opta per una soluzione diversa, ovvero controllare la casa
centrale d4 per bilanciare la posizione. Tuttavia, a differenza di quanto accade nelle aperture
appartenenti alla Partita di Gioco Aperto, il controllo della casa d4 viene effettuato con il Pedone
semicentrale c5. Questo comporta due sostanziali vantaggi: tale Pedone non è immediatamente
attaccabile dal Bianco (come invece accade al Pe5 nelle aperture inizianti con 1 e4, e5), inoltre è
scambiabile vantaggiosamente col Pedone avversario della colonna d nel caso che il Bianco
decidesse di aprire velocemente il gioco con la spinta Pd2-d4 (infatti un Pedone semicentrale, in
genere, vale meno di un Pedone centrale). Questo piano strategico, comunque, presenta alcuni
difetti, primo fra tutti la relativa lentezza con cui alcuni pezzi neri entrano in gioco.
Le possibili continuazioni a disposizione di entrambe le parti sono numerosissime, a seconda che il
Bianco decida di accettare la sfida spingendo subito di due case il Pedone di Donna, previo sviluppo
del Cavallo di Re, o che invece scelga di imprimere alla partita un carattere più posizionale, per
esempio preparando la spinta citata con la mossa Pc2-c3 o rinunciandovi per lungo tempo con la
mossa di chiusura Pd2-d3.
1 e4, c5;
Posizione base della Difesa Siciliana
Ecco le principali continuazioni:
• 2 b4 (Gambetto Flank)
• 2 Cc3, Cc6; 3 f4 (sistema Vinken)
• 2 Cc3, Cc6; 3 g3 (sistema chiuso)
• 2 c3 (Attacco Sveshnikov)
40
• 2 d4 (Gambetto Morra)
• 2 Ce2 (variante Keres)
• 2 Cf3, a6 (sistema O'Kelly)
• 2 Cf3, Cc6; 3 Ab5 (Attacco Rossolimo)
• 2 Cf3, Cc6; 3 d4, c:d4; 4 C:d4, d6; 5 c4 (sistema Maroczy)
• 2 Cf3, Cc6; 3 d4, c:d4; 4 C:d4, e5 (variante Löwenthal)
• 2 Cf3, Cc6; 3 d4, c:d4; 4 C:d4, Cf6; 5 Cc3, e5; (variante Lasker-Pelikan)
o 6 Cdb5, d6; 7 Ag5, a6; 8 Ca3, b5 (sv. Chelyabinsk)
o 6 Cdb5, d6; 7 Ag5, a6; 8 Ca3, Ae6 (sv. Bird)
• 2 Cf3, Cc6; 3 d4, c:d4; 4 C:d4, g6; (variante del Dragone accelerato)
o 5 c4, Ag7; 6 Ae3, Cf6; 7 Cc3, Cg4 (sv. Breyer)
• 2 Cf3, d6; 3 Ab5+, ... (Attacco Canal)
o 3 ..., Ad7; 4 A:d7+, D:d7; 5 c4 (variante Sokolskij)
• 2 Cf3, d6; 3 d4, c:d4; 4 C:d4, Cf6; 5 Cc3, a6; (variante Najdorf)
o 6 Ae2 (sv. Opocensky)
o 6 Ag5, e6; 7 f4, Db6; 8 Dd2, D:b2 (sv. del Pedone avvelenato)
o 6 Ag5, e6; 7 f4, Ae7; 8 Df3, Dc7; 9 O-O-O, Cbd7; 10 Ad3, h6 (sv. Browne)
o 6 Ag5, e6; 7 f4, Ae7; 8 Df3, h6; 9 Ah4, g5 (sv. Göteborg)
• 2 Cf3, d6; 3 d4, c:d4; 4 C:d4, Cf6; 5 Cc3, Cc6; 6 Ac4, ... (variante Sozin)
o 6 ..., Db6 (sv. Benko)
• 2 Cf3, d6; 3 d4, c:d4; 4 C:d4, Cf6; 5 Cc3, Cc6; 6 Ae2, e5 (variante Boleslavsky)
• 2 Cf3, d6; 3 d4, c:d4; 4 C:d4, Cf6; 5 Cc3, Cc6; 6 Ag5 (Attacco Richter-Rauzer)
• 2 Cf3, d6; 3 d4, c:d4; 4 C:d4, Cf6; 5 Cc3, e6; (variante Scheveningen)
o 6 Ac4, ... (Attacco Sozin)
6 ..., Cc6; 7 Ae3, Ae7; 8 De2 (Attacco Velimirovic)
o 6 g4 (Attacco Keres)
• 2 Cf3, d6; 3 d4, c:d4; 4 C:d4, Cf6; 5 Cc3, g6; (variante del Dragone)
o 6 Ae2 (sv. classica)
o 6 Ae3, Ag7; 7 f3 (Attacco Jugoslavo)
o 6 f4 (sv. Levenfish)
• 2 Cf3, e6; 3 d4, c:d4; 4 C:d4, a6 (variante Paulsen)
• 2 Cf3, e6; 3 d4, c:d4; 4 C:d4, Cc6; (sistema Taimanov)
o 5 Cb5 (variante Pelikan-Sveshnikov)
• 2 Cf3, e6; 3 d4, c:d4; 4 C:d4, Cf6 (variante Anderssen)
• 2 Cf3, Cf6 (variante Nimzowitsch)
• 2 Cf3, g6 (variante Ungherese)
• 2 f4 (Attacco Grand Prix)
• 2 g3 (sistema Steinitz)
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Difesa Nimzowitsch
Anche questa apertura, come viene chiaramente indicato dalla sua denominazione, fu una delle
tante creazioni di Aaron Nimzowitsch. L'idea di base su cui si fonda appare comunque un po'
velleitaria: il Nero tenta di creare una pressione a distanza sulla casa d4, che però il Bianco di solito
non ha problemi a controllare e difendere.
La Difesa Nimzowitsch appare molto raramente nei tornei importanti, e del resto nemmeno il suo
creatore la adoperò tanto spesso.
1 e4, Cc6;
Posizione base della Difesa Nimzowitsch
Ecco le principali continuazioni:
• 2 d4, d5; 3 Cc3 (variante classica)
• 2 d4, d5; 3 e5 (variante di blocco)
• 2 d4, e5 (variante moderna)
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Difesa Caro-Kann
Questa difesa venne ideata dal viennese Kann nella seconda metà dell'Ottocento ed inaugurata nella
prassi agonistica da Winawer nel 1883. D'altra parte la prima elaborazione teorica fu formulata solo
parecchi anni più tardi dal tedesco Caro, che pubblicò le sue analisi nel 1896.
La strategia fondamentale della Difesa Caro-Kann è elementare, ovvero preparare la spinta Pd7-d5
con la mossa di sostegno Pc7-c6, in modo da attaccare la casa e4 con un Pedone protetto. La stessa
idea di base compare anche nella Difesa Francese, dove viene però realizzata con la mossa di
sostegno Pe7-e6. In quest'ultima apertura compare tuttavia un problema per il Nero, cioè il difficile
sviluppo dell'Alfiere campochiaro, che è invece assente nella Difesa Caro-Kann. Stupisce quindi
che questo impianto di gioco sia stato adottato così tardi. Forse le ragioni sono da ricercarsi nel fatto
che nella maggior parte delle varianti il Nero deve sottostare ad un gioco non molto attivo e con
poche possibilità di prendere l'iniziativa. In compenso la posizione del Nero è generalmente robusta,
tanto è vero che questa apertura è stata adoperata da famosi giocatori posizionali, fra cui ricordiamo
Botvinnik e Karpov.
1 e4, c6;
Posizione base della Difesa Caro-Kann
Ecco le principali continuazioni:
• 2 c4 (variante Inglese)
• 2 Ac4 (Attacco Hillbilly)
• 2 d3, ... (variante Breyer)
o 2 ..., d5; 3 Cd2 (sistema chiuso)
• 2 d4, Ca6 (variante de Bruycker)
• 2 d4, d5; 3 Cc3, b5 (Attacco Gurgenidze)
• 2 d4, d5; 3 Cc3, d:e4; 4 C:e4, Cd7 (sistema Nimzowitsch)
• 2 d4, d5; 3 Cc3, d:e4; 4 C:e4, Af5; (sistema Capablanca)
o 5 Cg3, Ag6; 6 Cf3, Cd7; 7 h4, h6; 8 h5 (variante Spassky)
• 2 d4, d5; 3 Cc3, d:e4; 4 C:e4, Cf6; (sistema classico)
o 5 Ad3 (Gambetto Alekhine)
o 5 C:f6+, e:f6; (variante Tartakower)
6 Ac4 (sv. Forgacs)
o 5 C:f6+, g:f6 (variante Bronstein-Larsen)
• 2 d4, d5; 3 Cc3, g6 (sistema Gurgenidze)
43
• 2 d4, d5; 3 e:d5, c:d5 (variante di cambio2)
• 2 d4, d5; 3 e:d5, c:d5; 4 c4 (Attacco Panov)
• 2 d4, d5; 3 e:d5, c:d5; 4 Ad3, Cf6; 5 c3 (variante Fischer)
• 2 d4, d5; 3 e5 (variante di blocco)
• 2 d4, d5; 3 Df3 (variante Goldman)
• 2 d4, d5; 3 f3 (variante Tartakower)
• 2 Cf3, d5; 3 Cc3 (sistema dei 2 Cavalli)
2 L'Attacco Panov e la variante Fischer sono particolari continuazioni della variante di cambio che hanno assunto
denominazioni a sé stanti per ragioni storiche e teoriche.
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Difesa Scandinava
Fra le aperture appartenenti alla Partita di Gioco Semiaperto, la Difesa Scandinava è quella più
antica. Nel periodo romantico fu anche una delle più presenti nei tornei, ma attualmente viene
giocata molto raramente.
In effetti questa difesa soffre di un difetto di fondo, ovvero la perdita di tempo a cui deve sottostare
il Nero se vuole recuperare subito lo svantaggio materiale, nel caso che il Bianco decidesse di
scambiare i Pedoni centrali. Infatti la sortita prematura della Donna nera al centro della scacchiera
risulta abbastanza controproducente, dato che il Bianco ne approfitta per attaccarla con la mossa di
sviluppo Cb1-c3. Per questo motivo in tempi recenti si è cercata una strada alternativa, quale la
variante moderna, per recuperare il Pedone di svantaggio evitando di esporre inutilmente la Donna,
senza però infondere vera linfa nuova a questa ormai vetusta apertura.
1 e4, d5;
Posizione base della Difesa Scandinava
Ecco le principali continuazioni:
• 2 Cc3 (variante Heinrichsen)
• 2 e:d5, D:d5; 3 Cc3, Da5; 4 d4, e5 (Attacco Anderssen)
• 2 e:d5, D:d5; 3 Cc3, Da5; 4 d4, Cf6 (variante classica)
• 2 e:d5, D:d5; 3 Cc3, Dd6 (variante Pytel-Wade)
• 2 e:d5, D:d5; 3 Cc3, Dd8 (variante di ritirata)
• 2 e:d5, Cf6; (variante moderna)
o 3 d4, C:d5 (sv. Marshall)
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Difesa Pirc3
È una delle aperture più recenti, dato che è apparsa in campo internazionale solo nel 1940 grazie
allo jugoslavo Pirc. Alla sua elaborazione teorica ha contribuito tantissimo pure il sovietico
Ufimtzev.
Nella Difesa Pirc il Nero si prefigge solitamente di sviluppare l'Alfiere di Re in fianchetto, con
l'intenzione di controllare le case scure del centro e della diagonale lunga a1-h8. Tale piano di gioco
concede generalmente un sensibile vantaggio di spazio al Bianco, per cui è necessaria una buona
precisione nell'impostare l'apertura.
Questo impianto appartiene agli schemi di gioco della scuola moderna, in cui all'occupazione del
centro si preferisce il suo controllo a distanza. Per tale motivo appare con discreta frequenza anche
nelle competizioni più importanti.
1 e4, d6;
Posizione base della Difesa Pirc
Ecco le principali continuazioni:
• 2 d4, f5 (variante Balogh)
• 2 d4, Cf6; 3 Cc3, c6 (sistema Cecoslovacco)
• 2 d4, Cf6; 3 Cc3, g6; 4 Ac4 (variante Kholmov)
• 2 d4, Cf6; 3 Cc3, g6; 4 Ae2, Ag7; 5 g4 (Attacco Cinese)
• 2 d4, Cf6; 3 Cc3, g6; 4 f3 (sistema chiuso)
• 2 d4, Cf6; 3 Cc3, g6; 4 Cf3 (sistema classico)
• 2 d4, Cf6; 3 Cc3, g6; 4 f4 (Attacco Austriaco)
• 2 d4, Cf6; 3 Cc3, g6; 4 g3 (sistema Sveshnikov)
• 2 d4, Cf6; 3 Cc3, g6; 4 Ag5 (variante Byrne)
3 Pronuncia ‘Pirz’
46
Difesa Francese
La Difesa Francese è un'apertura molto antica, dato che ad essa si accenna già nei trattati di Polerio
e Greco, ma fu valorizzata soltanto verso il 1830 dai giocatori francesi, specialmente da La
Bourdonnais. Caduta in disuso nel periodo romantico, durante il quale imperavano le aperture della
Partita di Gioco Aperto, questo impianto di gioco riprese vigore per merito di Rubinstein e
Nimzowitsch. Tuttavia furono gli scacchisti della scuola sovietica a trovare nuove vivaci varianti,
infondendo un vero e grande interesse per la Difesa Francese.
Oggi tale apertura, dopo la Difesa Siciliana, è una delle linee di gioco più frequentemente adottate
dal Nero contro l'apertura 1 e4 del Bianco.
Strategicamente parlando, il piano del Nero consiste nel preparare la spinta Pd7-d5 tramite la mossa
di preparazione Pe7-e6, col fine di sbarrare la diagonale a2-g8 all'Alfiere campochiaro avversario,
che solitamente trova il suo piazzamento ideale nella casa c4. Inoltre in questo modo, nel caso il
Bianco decidesse di cambiare i Pedoni centrali, il Nero non sarebbe costretto a riprendere il Pd5
uscendo prematuramente con la Donna, che risulterebbe esposta agli attacchi dei pezzi bianchi. A
tali vantaggi tuttavia il Nero deve aggiungere uno svantaggio, ovvero la difficoltà di sviluppare in
maniera proficua il proprio Alfiere campochiaro. In effetti è esattamente questo il fulcro su cui in
genere ruota la lotta fra i due colori in questo impianto di gioco.
1 e4, e6;
Posizione base della Difesa Francese
Ecco le principali continuazioni:
• 2 b3 (variante Reti)
• 2 d3, d5; 3 Cd2 (variante chiusa)
• 2 d4, c5; 3 d5 (sistema Franco-Siciliano)
• 2 d4, d5; 3 Cc3, Ab4; (variante Nimzowitsch)
o 4 Ce2 (Gambetto Alekhine)
o 4 e5, c5; 5 a3, Aa5 (sv. Svizzera)
o 4 e5, c5; 5 a3, A:c3+; 6 b:c3, Ce7; 7 Dg4, ... (sv. del Pedone avvelenato)
7 ..., Dc7; 8 D:g7, Tg8; 9 D:h7, c:d4; 10 Ce2 (sv. Konstantinopolsky)
7 ..., Rf8 (sv. Alekhine)
o 4 e5, c5; 5 Ad2 (sv. Bogoljubov)
• 2 d4, d5; 3 Cc3, c5 (variante Marshall)
47
• 2 d4, d5; 3 Cc3, d:e4 (variante Rubinstein)
• 2 d4, d5; 3 Cc3, Cf6; 4 Ad2 (Gambetto Müller-Zhuravlev)
• 2 d4, d5; 3 Cc3, Cf6; 4 Cge2 (variante Alekhine)
• 2 d4, d5; 3 Cc3, Cf6; 4 e5 (variante Steinitz)
• 2 d4, d5; 3 Cc3, Cf6; 4 Ag5, Ab4 (variante Mac Cutcheon)
• 2 d4, d5; 3 Cc3, Cf6; 4 Ag5, d:e4 (variante Burn)
• 2 d4, d5; 3 Cc3, Cf6; 4 Ag5, Ae7; 5 e5, Cfd7; 6 A:e7 (variante classica)
• 2 d4, d5; 3 Cc3, Cf6; 4 Ag5, Ae7; 5 e5, Cfd7; 6 h4 (Attacco Chatard-Alekhine)
• 2 d4, d5; 3 Cc3, Cf6; 4 Ag5, Ae7; 5 A:f6, A:f6; 6 e5 (Attacco Anderssen)
• 2 d4, d5; 3 c4 (Gambetto Diemer-Duhm)
• 2 d4, d5; 3 Cd2, ... (variante Tarrasch)
o 3 ..., c5; 4 e:d5, D:d5; 5 Cgf3, c:d4; 6 Ac4, Dd8 (sv. Eliskases)
o 3 ..., Cc6 (sv. Guimard)
o 3 ..., Cf6; 3 e5, Cfd7; 4 Ad3, c5; 5 c3, b6 (sv. Botvinnik)
o 3 ..., Cf6; 3 e5, Cfd7; 4 Ad3, c5; 5 c3, Cc6; 6 Ce2, c:d4; 7 c:d4, Cb6 (sv. di
Leningrado)
• 2 d4, d5; 3 e:d5, ... (variante di cambio)
o 3 ..., e:d5; 4 Cc3, Cf6 (sv. Svevonius)
• 2 d4, d5; 3 e5, ... (variante di blocco)
o 3 ..., c5; 4 c3, Cc6; 5 Cf3, Db6; (Attacco Paulsen)
6 Ad3, c:d4; 7 c:d4, Ad7; 8 Cc3, C:d4; 9 C:d4, D:d4; 10 O-O (Gambetto
Milner-Barry)
o 3 ..., c5; 4 c3, Cc6; 5 Cf3, Ad7 (sv. Euwe-Wade)
o 3 ..., c5; 4 Cf3 (sistema Nimzowitsch)
• 2 De2 (variante Cigorin)
• 2 Cf3, d5; 3 Cc3, ... (sistema dei 2 Cavalli)
o 3 ..., d4 (variante Rubinstein)
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Gambetto Fred
Questo gambetto ovviamente non appare mai in competizioni ad alto livello, dato che il sacrificio
del Pedone nero sembra abbastanza immotivato. In effetti, particolarmente nel gambetto accettato, il
Nero si trova a dover fare i conti con la posizione prematuramente esposta del suo Re.
1 e4, f5?;
Posizione base del Gambetto Fred
Ecco le principali continuazioni:
• 2 e5 (variante di spinta)
• 2 e:f5 (Gambetto Fred accettato)
• 2 Cc3 (variante posizionale)
49
Difesa Barnes
Probabilmente la peggior difesa che esista contro 1 e4. In effetti non si capisce a cosa serva la
mossa del Nero, se non ad indebolire subito la struttura pedonale del lato di Re.
La Difesa Barnes non compare mai nelle competizioni.
1 e4, f6?;
Posizione base della Difesa Barnes
Ecco le principali continuazioni:
• 2 d4, Cc6 (variante classica)
• 2 d4, d6 (variante chiusa)
50
Difesa Alekhine
L'idea base di questa apertura fu elaborata da Albin e soprattutto da Alekhine, quindi si tratta di una
linea di gioco abbastanza recente. In pratica la mossa di Cavallo del Nero può essere considerata
un'autentica provocazione, in quanto attaccando l'indifeso Pe4 si induce il Bianco ad occupare tutto
lo spazio centrale con i propri Pedoni. Per questo motivo la Difesa Alekhine suscitò un notevole
clamore quando esordì nelle competizioni ad alto livello, poiché si riteneva fino ad allora che la
cessione completa del centro avrebbe favorito una rapida vittoria del Bianco. Ma le approfondite
analisi effettuate in seguito dimostrarono che l'espansione prematura dei Pedoni bianchi creava non
poche debolezze nelle retrovie, generando spesso partite di intensa drammaticità e dall'esito incerto.
In effetti oggi la teoria più prudentemente ritiene che il Bianco debba limitare l'espansione dei
propri Pedoni quel tanto che basta per consolidare il controllo del centro, spuntando in questo modo
la pericolosità dei contrattacchi del Nero. Questo punto di vista è relativamente avvalorato dal fatto
che attualmente la Difesa Alekhine appare con poca frequenza nei tornei di un certo livello.
1 e4, Cf6;
Posizione base della Difesa Alekhine
Ecco le principali continuazioni:
• 2 d3 (variante chiusa)
• 2 e5, Cd5; 3 Cc3 (Attacco Sämisch)
• 2 e5, Cd5; 3 c4, Cb6; 4 d4, d6; 5 e:d6 (variante di cambio)
• 2 e5, Cd5; 3 c4, Cb6; 4 d4, d6; 5 f4, ... (Attacco dei 4 Pedoni)
o 5 ..., d:e5; 6 f:e5, Cc6; 7 Ae3, Af5; 8 Cc3, e6; 9 Cf3, Ab4 (variante Bagirov)
o 5 ..., d:e5; 6 f:e5, Cc6; 7 Ae3, Af5; 8 Cc3, e6; 9 Cf3, Dd7 (variante Tartakower)
o 5 ..., d:e5; 6 f:e