The Middle Ages and Chess - Il Medioevo e gli scacchi
The Middle Ages were an era of meditation, reflection, monastic and anchorite practices. Apart from prayer there is no more effective means than chess to enhance these spiritual tendencies.
Culture was pigeonholed into scholastic paradigms, science into categories, art followed canons of rigorous expression. Chess represented the playful aspect of these orientations and, symbolically, the coexistence between the inevitability of fate, divine will and, on the other side, the power of free will.
Furthermore, living conditions at the time were very poor, even for the ruling classes. Leisure and distractions cannot be expensive. Moral imperatives proclaim contempt for money. These ideas are affirmed both by State and Church. They fought for religious and chivalric ideals.
That is the reason for the widespread diffusion of chess gaming among all social classes in this historical period. Society in fact winked at a beloved pastime even if officially condemned by the Church because it took time away from meditation and the duty to serve God.
Il medioevo fu epoca di raccoglimento, riflessione, pratiche monastiche e anacoretiche (eremitiche contemplative). A parte la preghiera non c'è alcun mezzo più efficace degli scacchi per esaltare queste tendenze spirituali.
La cultura si incasellava in paradigmi scolastici, le scienze in categorie, l'arte seguiva dei canoni di espressione rigorosa. Gli scacchi rappresentavano l'aspetto ludico di di questi orientamenti e, simbolicamente la coesistenza tra l'ineluttabilità del fato, della volontà divina e il potere del libero arbitrio.
Le condizioni di vita di allora inoltre erano assai misere, anche per le classi dominanti. Svaghi e distrazioni non possono essere dispendiosi. Gli imperativi morali proclamano il disprezzo per il denaro. Tali idee vengono affermate da Stato e Chiesa. Si combatte per un ideale religioso e cavalleresco.
Ecco il perché della diffusione dilagante tra tutte le classi sociali del gioco in questo periodo storico. La società di fatto strizzava l'occhio ad un passatempo amato anche se ufficialmente condannato dalla Chiesa perché rubava tempo alla meditazione ed agli uffici per servire Dio.