Tutto quanto scritto qui è frutto di pura fantasia così come lo sono tutti i parametri menzionati in questo racconto. Qualunque riferimento a persone realmente esistenti ed esistite o a fatti realmente accaduti, è puramente casuale.
Maggio 2014
la fissazione di Lario per il gioco degli scacchi è in preoccupante aumento. Da quando a Pasqua ha trovato in un baule in soffitta un vecchio libro (ABC degli scacchi di Ugo Pasquinelli) è caduto in una specie di mania psicotica che gli ha persino fatto affondare i risultati a scuola. Le maestre sono seriamente preoccupate ed abbiamo parlato anche con uno psichiatra infantile. Il medico ha consigliato di usare la possibilità di permettergli di giocare a scacchi come premio per lo svolgimento diligente, tanto per cominciare dei suoi compiti delle vacanze estive. All’inizio della quarta elementare utilizzare la stessa tecnica come incentivo per farlo andare bene durante l’anno scolastico, e vedere cosa succede.
C’è un torneo per bambini under 10 qui a Torino presso il club scacchistico “Rondine”. La quota di partecipazione non è economica: 135 euro. Ci sono 20 giocatori ed anche dei premi per i primi cinque classificati, da 420 euro a 70. Non male l’economia del clubbettino. Incassano 2.700 euro e ne redistribuiscono 1.400; ed è un’associazione senza scopo di lucro! A me pare un bel profitto; ma magari hanno tante spese. Infatti devo dire che il club ha parecchi istruttori una bella sede, un ambiente bello confortevole e ben arredato. Questo torneo funziona con un sistema svizzero ed è abilitato ad attribuire un punteggio Elo, che ho imparato essere un sistema matematico per classificare la bravura dei giocatori, tipo come si fa nel tennis. A guardarlo bene, per me che insegno statistica inferenziale all’università, mi pare un sistemino abbastanza valido e certamente più che adeguato per un gioco. Lario comincerà come tutti gli esordienti da un punteggio di 700 punti Elo, ma a me questa storia del punteggio interessa poco. Interessante è che lui possa giocare e divertirsi. Più si diverte e più la cosa può servire da incentivo per andare bene a scuola.
Le partite ufficiali di scacchi sono su un tempo di 45 minuti più 20 secondi aggiuntivi per ogni mossa che fa un giocatore. Se un giocatore finisce il tempo perde la partita. Normalmente ogni partita dura una media di due ore. Il direttore del torneo mi ha detto che la Federazione Mondiale degli Scacchi a partire dal gennaio 2014 ha adottato questa cadenza per tutte le partite ufficiali, eliminando tutte le altre categorie di tempo che c’erano prima: lampo, rapido, bullet e classico. Ora c’è solo questa cadenza e solo una singola categoria Elo. Interessante.
Il torneo si svolge su cinque turni, cinque avversari, cinque partite e cinque opportunità per divertirsi.
Ci sono due giocatori stranieri in questo torneo. Una bambina slovena ed un bambino austriaco. Gli altri diciotto giocatori sono tutti Italiani. Lario incontrerà nel primo turno proprio Paolina Irko, la graziosa bambina slovena di cui parlavo. È già un bell’impegno per Lario. L’avversaria è una principiante anche lei ma che ha già 923 punti Elo. Il direttore del torneo mi ha detto che questo primo torneo già darà un’idea della forza di gioco di tutti gli esordienti che vi partecipano, compreso Lario. Su 20 giocatori, tre sono esordienti incluso Lario. Paolina mi dicono è al suo quinto torneo e sino adesso ha avuto ottimi risultati tra i principianti. Quindi già un bel banco di prova per mio figlio.
Nella sala c’è una scacchiera molto affollata di spettatori, ed è quella del campione italiano under 10 Luca Arena. Forte giocatore già alla sua età, ha 1826 punti Elo ed è naturalmente il favorito per la vittoria finale.
Nella prima partita, Paolina viene letteralmente distrutta da mio figlio in 30 mosse. Un inizio del genere certo non me lo aspettavo. Alla fine della partita ho chiesto ad un Maestro del Club di parlare con mio figlio della partita, della quale ho scritto io le mosse, su permesso del direttore del torneo, perché Lario ancora non è capace. Alla fine ho allegato una registrazione della conversazione su questa partita tra Lario ed il Maestro Alfonso Donati. Ho messo la partita in un file png.
Nella seconda partita, contro un bambino di 10 anni, Lario va in vantaggio abbastanza presto e quando il vantaggio aumenta e l’avversario non abbandona, Lario si indispettisce ed invece di finire la partita subito con uno scacco matto si mette a torturare l’avversario promuovendo tre regine, bloccando tutti i pezzi nemici così da non farli più muovere e minacciare poi lo scacco matto alla fine con solo il Re nemico che ha possibilità di movimento. Alla fine della partita, chiedo a mio figlio perché l’abbia fatto e la sua risposta: “voleva giocare più a lungo, abbiamo giocato più a lungo.” Dopo la seconda partita ci sono solo due giocatori a punteggio pieno: Arena, Isabella Carta, Lario e Vincenzo Baldini, che è il bambino che incontrerà nel terzo turno.
Nella terza partita Lario è fortunato: vedo il maestro Donati fare una smorfia di dolore alla 16a mossa di Lario. Un grave errore. Per pura fortuna l’avversario non si avvede dell’opportunità e l’errore passa in cavalleria. Lario vince anche questa partita quando alla 22a mossa Baldini con il nero abbandona.
Donati mi fa notare che la difesa scelta dal nero è una variante molto tagliente della difesa Siciliana: la variante del Dragone Accelerato. Io non ci capisco nulla di queste cose, ma sono fiducioso quando il maestro mi dice che i bambini a quel livello arrivano sino ad un certo punto con le varianti di apertura e quando non hanno più mosse, normalmente commettono errori ed imprecisioni. Ha notato invece Donati che Lario anche non conoscendo la teoria delle aperture, se non quelle poche mosse viste sul libro di Pasquinelli, che tra l’altro è un libro molto vecchio, commette pochi gravi errori in apertura perché ha già ben assimilato i principi che governano l’inizio della partita e la mobilitazione delle forze. Istintivamente mi dice il maestro Lario cura gli aspetti fondamentali di questa fase molto bene per un bambino che non hai mai visto una competizione. Mobilita in fretta, arrocca in fretta e normalmente sceglie anche case intelligenti dove mettere i pezzi. Di conseguenza, anche senza saperlo, segue linee di apertura stabilite per un buon numero di mosse non perché le abbia imparate a memoria come fanno altri bambini più esperti, ma perché segue i principi.
“Questa è una cosa molto buona” dice il maestro.
A questo punto sono rimasti solo due giocatori a punteggio pieno: Lario ed il super campione Italiano Under 10 Luca Arena, che Lario deve affrontare dunque nel quarto turno del torneo e pure con il nero.
Dico a Lario di non preoccuparsi se perde questa partita; sta giocando contro il campione italiano. “Non sono per niente preoccupato” mi risponde fiduciosamente mio figlio. “Sono proprio curioso di vedere come gioca.” Quando si parla di buona attitudine!
Nella partita Lario perde in dodici mosse perché l’avversario lo domina completamente in apertura ed accumula un buon vantaggio. Per di più Lario commette una svista e perde in fretta subito dopo. Il suo commento alla fine della partita è emblematico. “Questo campione italiano under 10 non è niente di eccezionale. Sono io che gli ho regalato la partita.”
All’ultimo turno Lario affronta Elisabetta Carta, una bimba di 10 anni che ha 1050 punti Elo. Anche lei ha tre punti su quattro, avendo perso anche lei solo una partita. Lario pare ben deciso a non sottovalutare questa avversaria, che infatti sconfigge in 34 mosse in una partita senza alcuna storia. Lario conclude dunque il suo primo torneo in seconda posizione con 4 punti su 5, dietro al campione italiano under 10 Luca Arena, facendo segnare una prestazione Elo di 1497 punti, che per un giocatore che non ha mai visto una competizione non è male e con un guadagno secco di 53 punti Elo reali. Non è soddisfatto della sconfitta contro il campione che ha terminato il torneo ovviamente in prima posizione e si ripromette, insieme al suo maestro Donati di analizzare ben bene questa sconfitta. Anche di questa analisi allego il file png.
Una settimana dopo la fine di questo torneo, iscriviamo ufficialmente Lario alla Federazione Italiana Scacchi e qualche giorno dopo riceviamo un invito dall’Austria per un torneo che si terrà ad agosto e nel quale un certo numero di principianti italiani sono invitati a partecipare gratuitamente, come gesto reciproco dell’invito del giocatore austriaco al torneo del club Rondine. Noi accettiamo volentieri questo primo storico invito che Lario riceve e dovremo solo pagare le spese di trasferta.
Alla fine del torneo, il Maestro Donati viene a parlare con noi.
“il ragazzo ha una certa dose di talento naturale. Non sa nulla di scacchi, non ha una teoria delle aperture, ha dato solo un’occhiata ad un vecchissimo libro e gioca già come un principiante di medio livello, almeno a giudicare dalla performance Elo. Ha battuto tutti gli esordienti come lui e pure una giocatrice che già ha un po’ di tornei alle spalle. Ha perso col campione italiano under 10 ma questo è normale. Io direi che se voi siete interessati potremmo cominciare un percorso di studio ed allenamento personalizzato.”
Come non essere d’accordo! Ci mettiamo in quattro intorno ad un tavolo, anche col Maestro Donati ed informiamo Lario che se fa bene i compiti delle vacanze e se quando ricomincia la scuola la prende di buona lena, gli permetterò di imparare e migliorare sotto la guida del Maestro e di continuare a partecipare ai tornei.